Appena sveglio, il nostro ministro
del tesoro, familiarmente soprannominato Tremonti (in realtà i conti li
sapeva fare molto meglio lei) controlla le finanze pubbliche.
Poi ci accingiamo a risalire il fiume fino a Skradin,
attraversando lo stranissimo paesaggio che non si capisce bene se sia marino o
montano; lasciamo la barca in uno dei pochi marina in acqua dolce che esistano
al modo e, dopo una lunga coda, conquistiamo un posto nel battello che ci porterà
fino alle cascate.
Lo scenario è bellissimo anche se troppo affollato; fa caldo, e ci concediamo
docce e bagni rinfrescanti negli innumerevoli laghetti in
cui il fiume si divide. Dall'alto, il panorama è bellissimo: peccato, ripeto,
che ci sia un po' troppa gente.
Tornati a Skradin, compriamo dei deliziosi pescetti fritti da una ragazza e li
usiamo come accompagnamento dell'aperitivo
serale.