Il 16 dicembre abbiamo fatto una crociera un po' strana,
che è durata poco ma che è piaciuta molto (mi sembra) a tutti i
ventiquattro partecipanti.
Al comando (per una volta tanto) della mitica Zoe ,
più che validamente coadiuvata da Carla
che si occupava soprattutto delle creazioni artistiche, come questo stupendo
Cesto
di Mele Rosse ,
abbiamo salpato verso le otto e mezzo della sera, avventurandoci subito
sulle onde tranquille ma infide del Mar Sauvignon .
A proposito: se volete vedere le foto ingrandite, fateci click sopra. Per
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Dunque, dicevo, chiunque al posto nostro sarebbe stato intimorito da tanta
audacia, ma noi, siccome Italo
appariva tranquillo, siamo andati avanti fiduciosi. Dal momento che il
vento era scarso, abbiamo messo mano ai Grissini
ai Mille Sapori
e, usandoli come remi, ci siamo avvicinati ai Crostoni
di Polenta
che galleggiavano cosparsi di merluzzetti croccanti. Poi, dopo aver doppiato
la Treccia di Natale
con una bolina strettissima abbiamo puntato sull'Insalatina
Portafortuna
Purtroppo però a questo punto le forti correnti
del Mar Sauvignon ci hanno fatto scarrocciare
fin dentro alla Laguna del Verduzzo Friulano,
dove galleggiava maestoso il Pathé della Casa
a cui ovviamente non abbiamo saputo resistere. Ma solo per pochi istanti,
perché subito dopo, rinfrancati da una giusta provvista di Crudità
d'Inverno
che in quei paraggi appaiono sempre cosparse da uno spesso strato di Salsa
alle Noci
costellato di Olive Verdi e Nere
abbiamo puntato decisi
verso il primo vero ostacolo della nostra navigazione: il gigantesco promontorio
delle Polpettine Speziate
, intorno al cui capo le onde del Mar Sauvignon
si uniscono ai flutti scurissimi dell'Oceano Cabernet
Franc, generando vortici terribili da cui è spesso impossibile
uscire. Tanto più che le Polpettine Speziate
nuotano nella Salsa Profumata
i cui effluvi provocano il capogiro agli incauti che si avvicinano troppo.
Ancora una breve sosta, neanche il tempo di una sigaretta ,
ed eccoci di nuovo in navigazione. Già all'orizzonte si profilavano
i caratteristici faraglioni arrotondati che i locali chiamano i Panettoncini
Gustosi :
non c'è stato bisogno di scapolarli, perché pochi minuti dopo
l'avvistamento si erano misteriosamente sbriciolati... e non ne restava
quasi più traccia.
A questo punto la situazione era abbastanza chiara: si
trattava di una lotta all'ultimo sangue, a cui solo solo i più forti
sarebbero riusciti a non soccombere. Ad un segno del nostro Comandante,
che imperterrito continuava a dirigere il fragile (?) vascello, ci siamo
armati fino ai denti (di coltelli e soprattutto di forchette), perché
all'orizzonte già si profilava il più temuto mostro di questi
mari tempestosi: ecco apparire infatti il Trionfo
di Riso coi Gamberetti e i Carciofi
prontamente sconfitto dal nostro indomito coraggio e ridotto, in capo a
due o tre minuti, a un misero mucchietto di avanzi.
Voi direte che a questo punto la navigazione, così
pericolosa e stancante, avrebbe dovuto essere interrotta .
Invece non c'è stato niente da fare: la sempre più mitica
Zoe ci ha sparato un interludio, costituito da una piccola (?) porzione
di Formaggi Sfiziosetti ,
al solo scopo di prepararci all'ingresso nel golfo del Franciacorta
DOCG, che come è noto è ancora più pericoloso,
perchè le sue onde, oltre ad essere chiare, fresche e profumate,
sono anche piene di bollicine. Ma è proprio in questo golfo che
si trovano sparsi, in piccoli gruppi, i Biscottini
dei Ricordi ,
alla cui glassa alcuni naviganti sono particolarmente affezionati. Sulle
isole di questo golfo inoltre cresce rigoglioso il dolcissimo Tronchetto
di Natale ,
che fa ombra al meraviglioso Panettone Incantato ,
una delle apparizioni più belle che si possono trovare in questi
mari favolosi, e che ha fatto discutere a lungo Carla
e Pat .
Ma non era ancora finita: mentre l'equipaggio si avventava su due rarissimi
esemplari di Veneziana a Sorpresa,
fatti fuori così in fretta che ho avuto appena appena il tempo di
fotografarli ,
grida di aiuto richiamavano i più ardimentosi al salvataggio della
florida e ancor piacente Vedova Cliquot,
che non si rassegnava a piegarsi allo strapotere delle onde di Franciacorta
DOCG, i cui effetti erano chiaramente visibili,
comunque, su alcuni di noi .
A questo punto tutto l'equipaggio
non ce la faceva proprio più, nonostante alcuni tentativi di rianimazione
a base di Mandaranci e
di Frutta Secca col Torrone
eravamo veramente allo stremo delle forze, e non desideravamo altro che
di rientrare in porto, dove avremmo poturo trovare del Caffè,
del Limoncello
e del Mirto per
tiraci un po' su.
Il risultato, a questo punto, potete immaginarlo da soli. Ma se non ci riuscite, beh, guardate questa foto (e magari ingranditela): il fotografo così sbronzo che non riesce neanche più a mettere a fuoco le pur bellissime fanciulle presenti , ma i partecipanti decisamente soddisfatti!
Bene, adesso voi direte che la storia che vi ho raccontato non è un gran che, e avete ragione. Anzi, a dirla tutta, non vale proprio niente. Ma la pappata che ci siamo fatta, quella sì che valeva! E se pensate di non essere capaci di cucinare le stesse cose, beh, non fate altro che venire al corso di Velacucina che c'è sul catalogo dell'Horca Myseria e, per la miseria, vedrete se non diventerete capaci anche voi!
Vi saluta il vostro affezionato
Riccardo, qui ritratto con la cuginetta Gabriella
.
A presto, e tanti auguri a tutti!